In primavera le tenute sono in fermento: si prepara la nuova stagione sia in vigna che in cantina.
La Potatura a secco
In tutte le Tenute prosegue la potatura a secco. Dopo i vitigni tardivi, come il Cabernet Sauvignon e il Merlot che solitamente iniziano il germogliamento e vengono vendemmiati per ultimi, è ora il turno dei vitigni che possono essere più soggetti ai danni da gelata perché germogliano prima, come lo Chardonnay. La potatura viene operata in modo diverso a seconda del sistema di allevamento della vite.
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Dopo
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La potatura di alta gamma
Nelle vite allevata a cordone speronato, viene operata la
potatura di alta gamma che prevede il taglio del tralcio dell’anno precedente
sopra la terza gemma che viene, contestualmente, accecata. In questo modo, si garantisce alla pianta una riserva di energia per tutte le gemme rimaste.
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Taglio sopra la terza gemma
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Accecamento della terza gemma
Il Pianto della Vite
Con l’aumentare delle temperature, la vite si sta risvegliando e, dai tagli della potatura,
fuoriesce la linfa che aiuta la “cicatrizzazione”. È il cosiddetto “
Pianto della Vite” che sancisce l’inizio della nuova stagione.
Il Favino
Mentre si prosegue con la potatura, viene controllata la crescita del Favino, un legume che viene piantato a filari alterni e cresce in un periodo in cui non sottrae risorse alla vite immagazzinando, nelle radici, l’azoto che è indispensabile per la vigna.
Il sovescio
Nel momento in cui la carica azotata è maggiore, quindi durante la fioritura, il Favino viene tagliato e interrato. In questo modo, la pianta, restituirà al terreno 10 volte le sostanze nutritive che ha assorbito e garantirà alla vite l’apporto di azoto di cui ha bisogno per riprendere il suo ciclo vitale.
La stoppinatura
In cantina, nel frattempo, si procede alla pulizia delle botti dopo l’imbottigliamento. Questa operazione prevede l’utilizzo di uno stoppino di zolfo ardente appeso a un fil di ferro per non entrare in contatto con il legno. La botte viene poi tappata per fare in modo che la fiamma consumi l’ossigeno. In questo modo non si creeranno all’interno dei legni elementi che possano influire negativamente sulla qualità del vino.
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Accensione dello stoppino